
Da qualche mese nel glossario della telefonia moderna è entrato un nuovo termine, ricarica wireless inversa, che rappresenta una nuova tecnica per ricaricare lo smartphone o altri dispositivi. In realtà la ricarica wireless inversa è simile alla normale ricarica wireless, quindi non prevede l’utilizzo di fili, con la differenza che trasforma lo smartphone in una sorta di stazione di ricarica per qualsiasi altro dispositivo.
Questa metodologia di ricarica ha esordito con Huawei che per prima ha trasformato i suoi moderni smartphone in piccoli caricabatterie per gli altri device. Successivamente è stata ripresa anche da Samsung che ha dotato i suoi modelli di punta della ricarica wireless inversa.
Quali smartphone supportano la ricarica wireless inversa?
La ricarica inversa wireless ha debuttato con il Mate 20 Pro di Huawei lanciato sul mercato nell’ottobre 2018. La novità fece subito presa sugli utenti ed infatti la vendita è andata a gonfie vele. Il Mate 20 Pro dispone di una solida batteria da 4200 mAh che può caricare senza problemi un paio di cuffie wireless arrivando a fine serata senza problemi di autonomia.
Questa funzionalità ha avuto così tanto successo che è stata mantenuta anche su Huawei P30 Pro, il modello di punta della casa cinese che è stato lanciato a marzo e che ancora oggi continua ad essere uno dei top di gamma più apprezzati dal pubblico. Da un punto di vista tecnico e di design Huawei P30 Pro è simile a suo fratello maggiore, ma vanta un comparto fotografico di assoluto valore con prestazioni super.
Questa modalità di ricarica è stata adottata anche da Samsung che ha deciso di installarla sui suoi modelli di punta: Galaxy S10, Galaxy S10+ e Galaxy S10e. L’azienda coreana ha svelato questa novità nel corso del primo evento Unpacked del 2019. Gli utenti che hanno preordinato l’S10 e l’S10+ hanno inoltre ricevuto in omaggio le Galaxy Buds che possono essere caricate con lo smartphone anche senza fili.
Velocità della ricarica wireless inversa
Eccoci infine alle dolenti note: la velocità della ricarica wireless inversa è molto blanda. Bisogna considerare due cose: innanzitutto è una nuova “feature” da studiare ed implementare, inoltre è una soluzione a basso consumo che va sfruttata principalmente per le ricariche di emergenza “regalando” un po’ di carica agli amici in difficoltà o quando non c’è il power bank. La soluzione più rapida e veloce resta comunque la normale ricarica col cavo capace di arrivare fino ad un massimo di 50W. Le normali ricariche wireless invece arrivano a 10W, mentre i modelli più evoluti possono raggiungere un massimo di 20W.
Una normale ricarica col filo può ricaricare una batteria da 3000 mAh in circa 30-40 minuti, mentre una ricarica wireless per offrire lo stesso risultato ha bisogno di almeno 120 minuti. La ricarica wireless inversa non ha uno standard di potenza, ma la velocità è piuttosto limitata: quella della Galaxy S10 in linea di massima si spinge fino a 4W, mentre quella del Mate 20 Pro oscilla tra 2,5W e 3W. La ricarica wireless inversa deve quindi essere presa per quella che è: non la modalità principale per ricaricare dispositivi, ma una soluzione “tampone” a cui ricorrere solo nei casi di emergenza o di necessità.