A parlare è Kirt McMaster, CEO di Cyanogen Inc. che con le sue dichiarazioni all’evento The Information’s “Next Phase of Android” oggi fa parlare di sè. Il motivo?
Secondo quanto dichiarato da McMaster, Cyanogen, una delle ROM più apprezzate dagli utenti Android, ha in progetto l’indipendenza da Google:
“Stiamo sviluppando una versione di Android che è più aperta in modo da poter integrare con più partner per i loro servizi, per evitare che le start-up che lavorano su intelligenze artificiali o altri temi non siano costrette a lanciare una stupida piccola applicazione che inevitabilmente verrà poi acquisita da Google o Apple. Queste aziende possono prosperare su un Android non-Google.”
L’esempio riportato dal CEO di Cyanogen è quello di Google Now, app praticamente in sintonia e pienamente integrata con Android. Gli sviluppatori oggi non possono fare lo stesso per via del “controllo tirannico” che Google effettua su Android.
Alla base di questa scelta quindi risiede proprio l’impossibilità attuale di implementare nel sistema operativo di Google qualsivoglia servizio o applicazione a causa delle limitazioni. Secondo McMaster, questa scelta sarà il futuro anche per altre società: “Abbiamo appena scalfito la superficie per quanto riguarda ciò che il mobile può essere. Oggi, Cyanogen ha qualche dipendenza da Google. Domani, non sarà così. Non si baserà su alcuni derivati da Google in tre-cinque anni.”
Parole dure quelle espresse da McMaster ma che tuttavia secondo gli scopi prefissati appaiono una buona notizia per gli utenti Android. Ogni compagnia secondo quanto prospettato dal CEO di Cyanogen, potrà implementare app e nuovi servizi personalizzati in un sistema operativo che di Google non avrà più niente.
Al momento questa può sembrare una mossa azzardata ma se riesce nell’intento non può che portare ad immaginare nuovi scenari e sviluppi del tutto inimmaginabili. Ad ogni modo, staremo a vedere.