
Togliere a Google il controllo di Android. È questo l’obiettivo annunciato poco più di due settimane fa dal gruppo di sviluppatori che costituiscono la Cyanogen Inc. Quest’ultima da anni sviluppa e immette sul mercato un’edizione modificata del sistema Android, versione che ha ottenuto un grande successo di pubblico. Adesso, l’azienda vorrebbe unirsi agli altri colossi dell’industria hi-tech per strappare il controllo del sistema operativo Android a Google.
Il motivo, spiegato dettagliatamente dallo stesso CEO della Cyanogen, è che Google esercita un controllo totale sul sistema operativo che gestisce. Gli sviluppatori che desiderano avere Play Store sul proprio dispositivo devono per forza installare precedentemente l’intero pacchetto comprensivo di tutti i servizi Google e sottoscrivere alcune clausole limitative.
Per questo l’obiettivo della Cyanogen è mettere a punto una nuova versione del codice sorgente senza Google Services ed utilizzarla per realizzare un altro sistema operativo, simile ma completamente libero dal copyright Google. Non sarebbe la prima volta che questo accade: non solo, come già detto, la Cyanogen rilascia sul mercato la CyanogenMod, ma Microsoft ha seguito la stessa politica per i Nokia X.
Per realizzare questo progetto, la startup si è rivolta a una serie di giganti della telefonia e tecnologia hi-tech. Le trattative sono ancora in corso, coperte dal più stretto riserbo, ma pare che tra i possibili partner siano presenti Amazon e Microsoft. La prima ha iniziato a sfruttare le potenzialità di Android per attrarre nuovi utenti già nel 2011: risale a questo periodo, infatti, la realizzazione di un fork Amazon su Android (Fire OS) e di un negozio Amazon virtuale (il noto Amazon App Shop). Ora Amazon potrebbe essere interessata ad un cambio di strategia, cercando di guadagnare un ulteriore fetta del mercato a spese di Google. Microsoft, invece, avrebbe un fortissimo interesse a ridurre il monopolio Android nel mobile, in modo da rendere più visibile e concorrenziale il suo Windows Phone.