Il mercato degli smartphone è un mercato sempre più in evoluzione.
Non esistono moltissimi altri casi nel mondo dell’economia di settori che vedono ciclicamente sparire i leader di mercato e alternarsi i competitor. Dopo l’abbandono di Nokia al settore della telefonia mobile, un altro grande addio potrebbe essere quello di Sony.
Il colosso giapponese entro nel mercato grazie alla joint venture con la inglese Ericsson, che diede vita alla Sony Ericsson, non una storia fatta di successi, che porto la società a staccarsi dalla controparte britannica e puntare alla produzione in proprio. Una serie di modelli, gli Xperia, lanciati con l’obiettivo di scalfire lo strapotere di Samsung sul mercato Android, e di Apple su quello degli smartphone in generale.
Una serie di risultati poco felici hanno però convinto Sony che il mercato degli smartphone non è un mercato su cui puntare. Il piano industriale della società per i prossimi tre anni vede la divisione Mobile messa ai margini del progetto Sony, troppo forte la concorrenza sia dei coreani che dei tanti nuovi produttori cinesi, troppi alti i costi di produzione e bassi i margini. Sony ora pensa solo a contenere le spese, puntando a prodotti sviluppati con tecnologie interne e a limitare i danni. Il tutto con lo spettro di una cessione, qual’ora arrivasse un’offerta.